Prepariamo ogni mattina, intorno alle 08.00, una colazione con prodotti sempre freschi acquistati nello stesso giorno e provenienti dal mercato locale senza confini.
Quello che portiamo sulla tavola della colazione ogni mattina non è casuale. È cibo vicino, di prossimità, fresco di raccolta, allevato da contadini custodi. Unico legame, quello delle stagioni.
È cibo semplice, proveniente da piccola agricoltura, prodotto prima per mangiarlo e poi per farne commercio. È cibo non certificato, ma garantito da chi lo fa. Di relazione, che porta con sé il rapporto indelebile tra chi lo produce e chi lo mangia.
Viene acquistato in filiera corta, senza intermediari, senza distanze tra campo e piatto. Elementi del cibo che non devono stupire, ma nutrire e rendere felici, acquistati presso contadini libertari che tengono conto delle tradizioni ma senza dogmi.
Li conosciamo bene questi contadini produttori. Sono persone che guardano a un cielo di stelle anche senza una guida Michelin. Sono pochi, ma buoni.
Li conosciamo da tempo. Un sentito grazie, quindi, per chi lotta per le radici contadine e anche per le ali.
La prima colazione non comprende nulla di sorprendente, normalmente dolce, e salata quando possibile, con miele prodotto nel nostro paese, e dolci e marmellate preparate anche da noi.
I prodotti sono locali e provengono sia dal Carso triestino che da quello sloveno.
Non mettiamo a disposizione prodotti confezionati, merendine e quant’altro, ci spiace. Di confezionato c’è solo il burro. Ribadiamo, tutto molto semplice e prevedibile. Molto prevedibile.
Riteniamo ad esempio che il pane, proprio come in questa casa si era soliti fare una volta, debba costituire la componente essenziale e principale e per questo viene proposto sotto varie forme, con diversi ingredienti, ogni giorno.
Latte, miele, yogurt e succhi di frutta sono tutti provenienti dal territorio circostante e rappresentano una buona espressione della genuinità e della freschezza.
In virtù delle materie prime utilizzate, ciò che viene offerto porta massimo rispetto agli animali, alle persone e al loro lavoro, all’ambiente.
Nulla viene gettato alla fine della giornata, ma destinato nei limiti consentiti a famiglie del posto e in alternativa agli animali selvatici presenti in zona.
La colazione viene preparata e consumata in una apposita saletta, particolare e piena di riferimenti legati alla storia di questi luoghi, con ampio spettro di orario. Nelle stagioni che lo consentono, la colazione può essere consumata anche nel cortile, all’esterno, sotto un gazebo o all’ombra del primo sole, sotto un tiglio centenario. Oppure all’ombra dell’ultimo sole, dove forse si assopiva un pescatore, sorseggiando verso sera, un succo d’uva del posto.
Questo sappiamo fare, niente più di questo ma niente, niente meno di questo.